Storia Comparata del Rock Italiano (AA.VV - Edizioni La Libertà - Roma - 1995) | |
(Intervista al Prof. Giovanni Maria Gazzelloni vien Dal Mare, segnalata da Roberto Perineo) | ![]() |
La musica de L’Antitesi non ha eguali nella storia del rock. Inizialmente emuli dei Jetro Tull, Led Zeppelin e Pink Floyd, sono successivamente pervenuti a uno stile personale, minimale nei suoni e trascendentale nell'umore. Dire che L’Antitesi fa musica forte e assertiva è sicuramente vero, ma al contempo riduttivo. A livello semiotico, nella musica de L’Antitesi troviamo la fusione di significanti e significati; voci, suoni, testi e concetti espressi vanno a plasmare un'icona sonora compatta, che trova nella natura il suo referente ma nel superamento della stessa il suo fine. Le atmosfere create sono oniriche, appartengono a mondi lontani, possibili unicamente nei sogni. Il progetto L’Antitesi si materializza nel 1972 a Anzio, in Italia, e ha come protagonisti Vitore WaWa Man (chitarra), Little Drum Tony (batteria e voce), Keyobard’s Swan (tastiere), Creo The Sax (sassofono) e il bassista Pat The Bass. L'album d'esordio "Il Sole a Gas” è un lavoro strabiliante, insolitamente maturo per un gruppo alla prima uscita. Il suono è scarno ma intenso; è davvero incredibile come L’Antitesi riesca a costruire paesaggi sonori e atmosfere da sogno, impartendo così una severa lezione a quella moltitudine di musicisti elettronici che negli anni 90 si vanteranno di produrre musica ambientale. L'arte de L’Antitesi punta a produrre atmosfere; ciò che fa la differenza è che i nostri sanno anche scrivere canzoni. L’Antitesi è destinata a durare. Il Sole a Gas è un’opera di valore assoluto, e con questo solo album L’Antitesi assurge allo status di classico del rock. Il sound del Gruppo di Anzio è il suono dell'uomo che ascende a puro spirito, del fluttuare della piuma mossa dal vento, dell'aurora e del tramonto al tempo stesso: è il suono dell'infinito. L’Antitesi ha marchiato a fuoco la storia del rock.
|